Calcio italiano in lutto per l’improvvisa scomparsa. Ci ha lasciato una personalità apprezzata da tutti
La Juventus è all’alba di una rivoluzione che passa anche da un finale di stagione al di sotto delle aspettative nel quale i bianconeri devono centrare almeno la qualificazione alla prossima Champions League. Chissà come avrebbe raccontato le gesta recenti della Juve, Enzo D’Orsi, giornalista sportivo morto a 71 anni, che ha legato molta della sua brillante carriera al ‘Corriere dello Sport-Stadio’, raccontando le vicende del club bianconero.
D’Orsi, però, è stato anche tanto altro: inviato, responsabile, addirittura fautore della nascita della Supercoppa italiana. Viveva immerso nel verde, sulla collina di Saluzzo insieme all’amata moglie Paola, medico per quasi 40 anni nell’ospedale cittadino. Ha potuto godersi la famiglia: prima di tutto, i tre figli Lodovico, Niccolò e Jacopo, e poi i cinque nipoti.
In ambito giornalistico, sarà sempre ricordato come una delle figure più importanti delle ultime decadi. Univa la passione e la competenza del cronista sportivo alla capacità di individuare notizie, come quando faceva arrabbiare Boniperti per i suoi scoop o restava in stretto contatto con protagonisti come Platini e Trapattoni.
Brillante giornalista – dicevamo – e grande appassionato di calcio. Una passione che lo ha portato ad innovare anche il nostro movimento calcistico con la nascita di una competizione che si disputa ininterrottamente dal 1988.
Proprio sul finire degli anni ’80, D’Orsi fu il grande ispiratore della Supercoppa italiana. Ne aveva suggerito l’idea a Paolo Mantovani, poi l’ex presidente della Sampdoria scudettata di Vialli e Mancini si è battuto con forza per crearla.
Dopo che i doriani avevano vinto la Coppa Italia, Mantovani spinse per creare una una sfida contro i campioni d’Italia, imitando il modello inglese della Charity Shield. Ci riuscì. Fu il Milan di Sacchi, fresco campione d’Europa, il vincitore della prima edizione del trofeo nella finale di San Siro contro i blucerchiati, futuri campioni d’Italia.
D’Orsi era anche un grande esperto di calcio internazionale e apprezzava parecchio il Manchester United di Bobby Charlton, ma senza mai dimenticare il calcio italiano e le sue dinamiche. Ha anche pubblicato diversi libri per ‘Edizioni InContropiede’, tutti a tema Juventus e ricchi di retroscena.
Per volontà dello stesso Enzo D’Orsi, non si svolgeranno funerali. Lo ha comunicato il Corriere dello Sport, quotidiano per cui il giornalista ha lavorato nella redazione di Torino.
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