Sainz primo in classifica piloti: rivoluzione in F1

Scenario clamoroso riguardante Carlos Sainz e la classifica piloti dopo il trionfale GP di Australia di domenica scorsa

Il terzo appuntamento del campionato 2024 di Formula 1, andato in scena lo scorso weekend in Australia, ha visto la Ferrari aggiudicarsi una doppietta con Carlos Sainz primo al traguardo pochi secondi prima di Charles Leclerc.

Tale risultato ha concesso al team di Maranello di accorciare in maniera considerevole il gap dalla Red Bull nella classifica costruttori. Dopo la domenica trionfale di Melbourne, infatti, il bottino stagionale del Cavallino è salito a quota 93 punti, soltanto quattro in meno rispetto a Max Verstappen (ritiratosi per un problema ai freni) e compagni.

Inutile dire che l’epilogo del fine settimana all’Albert Park di Melbourne ha riacceso l’entusiasmo dei tifosi ferraristi e, in generale, l’interesse degli appassionati. È presto per dirlo con sicurezza ma la sensazione è che quest’anno, a differenza del 2023, la lotta in entrambe le classifiche mondiali sarà animata da una bella battaglia.

Intanto, quel che è certo è che la Ferrari ha ritrovato un buon livello di competitività. Promossa la SF-24, vettura di gran lunga più performante rispetto alla precedente. Promossi i piloti, veloci ed entrati in piena sintonia con la monoposto. Bravo soprattutto Carlos Sainz e non solo per il successo ottenuto in Australia.

Sainz e la vetta della classifica piloti: i tifosi sognano

Reduce dalla notizia del mancato rinnovo a scapito dell’arrivo di Hamilton, Sainz si è rimboccato le maniche riuscendo a ritagliarsi un ruolo da protagonista in questo inizio di campionato. Si pensi che ad oggi, nonostante l’assenza in Arabia per via dell’operazione all’appendice, è a soli undici punti dalla vetta della classifica piloti e a sette lunghezze di distanza da Leclerc. Un dato che non è sfuggito ad un noto giornalista esperto di Formula 1. Ci riferiamo a Leo Turrini.

“Alba Rossa infinita. Sainz è stato semplicemente mostruoso“, ha esordito il giornalista esaltano la prestazione offerta dallo spagnolo. “Fino alla fine ho temuto potesse subire un calo fisico, causa postumi appendicite”, ha poi aggiunto ripensando alle concitate fasi conclusive del Gran Premio australiano.

Nel corso della sua analisi, Turrini ha inoltre tirato in ballo il dato a cui sopra facevamo riferimento e ci ha tenuto a sottolineare: “Se Sainz avesse potuto correre in Arabia Saudita, pur ottenendo un risultato decente, oggi sarebbe leader del Mondiale“.

E in effetti, al numero 55 sarebbe bastato finite quarto a Jeddah per trovarsi oggi in vetta alla classifica iridata. Ovviamente, con i “se” e con i “ma” la storia non si fa. Tuttavia, lo scenario delineato da Turrini la dice lunga su quanto il 2024 potrebbe rivelarsi un anno da ricordare in quel di Maranello.