Incidente in pedana e addio Olimpiadi, lo schermidore rivela: “Ho rischiato la morte”

Alle vette del successo ha dovuto sfidare un evento imprevisto. Oggi lo schermidore parla della sua esperienza e rivela dettagli finora inediti e toccanti.

A Santo Domingo 2003 al collo gli brillava una medaglia d’argento che sarebbe divenuta facilmente il pass per accedere al luogo dei sogni: i Giochi Olimpici di Pechino del 2008. L’impegno per arrivarvi è stato integerrimo, al punto tale che gli allenamenti erano sempre più specifici, costanti e duri. Ma proprio durante una sessione, si verifica l’episodio che pone fine a ogni ambizione: un pericoloso incidente.

La storia di Luymar Hernandez
Dal sogno olimpico all’incidente tragico: la toccante storia (ANSA) – notiziariosportivo

Si tratta dello schermidore venezuelano Luymar Hernandez. La cui storia rapidamente fece il giro del mondo nel momento in cui la sua spada del suo sparring ruppe la visiera protettiva, attraversando  il suo occhio sinistro. Un episodio che – come raccontato dallo stesso atleta a ‘Relevo’  – lo ha portato a “millimetri dal non sopravvivere”.

La spada praticamente è passata su un bulbo oculare. Se ciò fosse accaduto qualche millimetro sopra ancora, avrebbe portato alla possibile morte dell’atleta, conficcandosi nel cervello. I danni ci sono stati comunque e gravi poiché è stato toccato il cervelletto con l’ipotalamo, sotto la testa. Un incidente quello di Hernandez che è stato ritenuto  il secondo più grave in assoluto nella storia della scherma. Un altro, più grave, ha portato alla morte nel 1982 di Vladimir Smirnov, campione del mondo russo.

Dalla scherma al Cabify: l’impressionante storia dell’atleta olimpico venezuelano

Luymar Hernandez  ha fornito altri dettagli sull’episodio. Impressionante sapere che “lo sparring era il fratello di mia moglie, la madre di mia figlia e anche lei schermitrice. Per sfortuna accadde per un movimento che facemmo in attacco, entrambi in contemporanea

Aveva appena 25 anni Hernandez e fu davvero complicato sia per lui che per il cognato: “Mi ha tirato fuori la lingua dalla bocca, perché mi stavo affogando con il sangue. È stato difficile e duro anche per lui. Infatti è stato in terapia per potersi recuperare e tornare a competere. Si è sentito in colpa, ma non fu così“.

Luymar Hernandez storia schermidore venezuelano
La toccante storia dello schermidore Luymar Hernandez – notiziariosportivo

Oggi Lyumar festeggia ogni anno la sua “rinascita”, perché in quella circostanza ha davvero sfiorato la morte: “Ho rischiato. Sono entrato in uno stato di incoscienza totale“. Riprendere la vita non è stato semplice. Basti pensare che, nel tempo fra l’incidente e la convalescenza, l’atleta venezuelano è passato da 90 kg a 46 kg di peso

Oggi, fortunatamente, è tutto passato. Lyumar Hernandez corre ancora ma per le strade di Madrid, dove lavora per Cabify. Ci sono voluti dieci anni per tornare a sentirsi bene con se stesso: “Ora sto molto bene, sebbene patisca un’assenza di sensibilità in una parte della faccia, quella sinistra, e nell’equilibrio anche se livelle. Ma non si nota e non lo sento“.

Col tempo si è scoperto che le visiere usate in quel momento, un po’ diverse per far vedere dalla tv il volto degli atleti, non erano efficienti. Infatti furono tolte dal mercato e le aziende smisero di fabbricarne.

Tuttavia, Hernandez non ha mai ricevuto alcun indennizzo ma il passato non serve se è per il rancore. Attualmente l’ex schermidore venezuelano è anche maestro di scherma al Club di Cardenal Cisneros e aiuta “Scherma Senza Frontiere”, un’associazione operante in questo sport.

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