Novak Djokovic torna in campo nel Masters 1000 di Montecarlo dopo il forfait al torneo di Miami. Importante ammissione del numero uno del mondo
Provare a rimanere al vertice del ranking mondiale rintuzzando gli assalti di Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, i due più giovani e agguerriti rivali. Il numero uno del tennis mondiale è ancora lui, Novak Djokovic, ma l’età che avanza implacabile e la crescita imponente dei suoi avversari complica maledettamente i piani del fuoriclasse serbo.
Dopo la clamorosa eliminazione ad Indian Wells per mano di un altro talento italiano come Luca Nardi, Djokovic ha saltato a piè pari il Masters 1000 di Miami con l’obiettivo di preparare al meglio l’inizio della stagione sulla terra battuta il cui primo appuntamento è un torneo di grande tradizione come l’Atp di Montecarlo.
Nel sorteggio del tabellone il campione belgradese è capitato dalla parte di Carlos Alcaraz, suo potenziale avversario in semifinale. Un ostacolo non da poco per Nole che, per sua stessa ammissione, non vede nell’evento monegasco un obiettivo di primaria importanza in questo scorcio di stagione.
Djokovic sta modulando la sua preparazione in vista di quelli che considera i principali traguardi da centrare in questo 2024, il Roland Garros e le Olimpiadi di Parigi che si disputano, per decisione degli organizzatori, sugli stessi campi degli Internazionali di Francia. Montecarlo è dunque una tappa intermedia di questo percorso.
Djokovic incorona Jannik Sinner, tifosi in festa
Dopo aver dichiarato nel corso della conferenza stampa di presentazione del torneo come le sue aspettative per il Masters 1000 del Principato non siano molto elevate. Il campione serbo ha invece indicato il suo principale favorito per la vittoria finale.
“Credo che Jannik Sinner sia in questo momento il migliore giocatore al mondo per distacco, senza alcun dubbio – il pensiero di Djokovic -. Nel 2024 ha perso un solo match mostrando miglioramenti straordinari in ogni settore”. Parole chiare, inequivocabili, che suonano come una vera e propria investitura.
Djokovic entra poi nei dettagli spiegando il perché di questa crescita esponenziale del talento italiano: “Jannik colpiva forte anche prima, la palla gli usciva alla perfezione sul lato del diritto come pure su quello del rovescio – le parole del serbo -. Ma ad un certo punto, mi riferisco soprattutto agli ultimi 6 mesi, ha saputo essere più concreto, lasciandosi più margine e fare meno errori. Così ha cominciato a vincere e non si è più fermato”. E i tifosi italiano sperano che continui a vincere.
